LE
NUOVE SFIDE
Nel 1998
furono realizzate due produzioni: la prima,un testo contemporaneo di Angelo
Longoni: “Testimoni”; con il secondo il Recremisi si è messo in gioco con la
produzione, per la prima volta, di uno spettacolo per ragazzi: “Storia di una
Gabbianella e del Gatto che le Insegnò a Volare” , riduzione teatrale
dall’omonimo romanzo di L. Sepulveda.
Dal corso di
teatro-danza coordinato da Stefania Zepponi nasce “ L’idea e il Movimento”
spettacolo costruito per gli spazi dell’ex scuola elementare di Passo Varano.
Era giunto il
momento di fare il punto sulle cose fatte: l’occasione nel compimento dei venti
anni di attività.
La manifestazione
“Realizzando un sogno….” fu realizzata grazie al patrocinio del Comune di
Ancona, presso la Mole Vanvitelliana e per l’occasione, nel mese di luglio
1998, furono presentati due spettacoli, e allestita una mostra, o meglio un
percorso per immagini sulle produzioni di 20 anni di Recremisi.
Da quel momento in
poi diventa strategica la scelta di fare formazione a tutti i livelli; il primo
impegno la realizzazione di un laboratorio di base almeno una volta all’anno.
1999
Da un laboratorio di base
scaturisce un progetto speciale :il gruppo ricerca nuovi linguaggi sulla
comunicazione gestuale e corale e da un testo di Italo Calvino nasce lo
spettacolo “Le Città”.
Contemporaneamente
prende corpo la proposta di un laboratorio con Andrea Bartola dal titolo “ Il
Comico”, un’esperienza entusiasmante e coinvolgente per tutti i partecipanti.
Per il gruppo nuove conoscenze e prospettive sull’ utilizzo dell’improvvisazione
teatrale.
2000
Le attività di formazione
coordinate da giovani attori professionisti, si moltiplicano e tra queste
spiccano uno stage con Luigi Moretti dal titolo “Il lavoro dell’attore” e il
laboratorio “La commedia” con Francesco Aceti.
Vista la positiva
esperienza del ’95 con “Comici Spaventati Guerrieri”, si decide di ritornare ad
un testo di Stefano Benni e nasce lo spettacolo “Storie di Poveri Diavoli”,
rivelatosi un’ottima occasione per integrare i nuovi arrivati con il resto del
gruppo.
2001
La commedia rimane un punto
di riferimento per un gruppo come il nostro, formato prevalentemente da
studenti e lavoratori per i quali il divertimento non è secondo alla qualità del
testo.
Ecco quindi la
produzione di “Provi a chiamarlo Beniamino” due atti del commediografo italiano
contemporaneo Franco Roberto.
Dello stesso anno è
un progetto patrocinato dall’Associazione Regionale G.A.T. Marche, un Corso di
Regia curato da Massimo Manna, già docente presso l’Accademia di Arte Drammatica
“Silvio D’Amico” di Roma.
2002
Sull’onda del successo
dell’anno precedente, “Provi a chiamarlo Beniamino” continuava ad essere
replicato per i teatri e le piazze della nostra regione.
Si realizza “Lo
specchio di Frida”, piece dedicata all’artista messicana Frida Kalho; un
progetto interamente al femminile, nel quale sei giovani attrici e una regista
si confrontano con un’idea di spettacolo estremamente coinvolgente sul piano
emotivo, che integra il tradizionale lavoro sul testo con tecniche di
comunicazione gestuale e un intenso lavoro fisico e psicologico.
Lo spettacolo viene
inserito nella rassegna “Omaggio a Menad El Hadya”, organizzata dal teatro Drao
in occasione della ricorrenza dell’8 marzo e patrocinata dal Comune di
Montemarciano.
Ancora stage e corsi
a tema con giovani professionisti come Francesco Aceti con
“Dall’improvvisazione al Testo” e Naira Gonzales con “L’ospite Cieco”.
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